Nella prassi commerciale si verifica con una certa frequenza che l'operatore italiano in regime di franchigia (minimo o forfetario) intrattenga rapporti con controparti di altri paesi membri dell'Unone europea.
Si pone, in particolare, il problema di individuare come debbano essere trattate le prestazioni di servizi generiche che quest'operatore in franchigia nazionale rende o riceve in ambito intracomunitario. Il problema si pone in quanto la circolare n. 36/E/2010, nell'illustrare la disciplina relativa ai modelli Intrastat come modificati a seguito della direttiva servizi ha fornito indicazioni non allineate con la direttiva comunitaria. Viene infatti specificato che il soggetto in franchigia italiano che rende prestazioni di servizi generiche a un'operatore economico di altro pease membro, pone in essere un'operazione interna all'Italia