Il 1° aprile 2014 è stata diffusa da C-Span l’intervista del Washington Journal a Scott Corley, direttore esecutivo di “Compete America”, associazione di università, corporazioni, istituti di ricerca e imprese multinazionali, con la finalità di riformare la politica dell’immigrazione negli Stati Uniti per quanto riguarda la forza lavoro qualificata.
Secondo “Compete America” gli Stati Uniti non offrono un’adeguata accoglienza ai “cervelli” stranieri, a causa di visti non adatti a soddisfare le esigenze di un impiego stabile e dinamico.
Il visto chiamato “H1B” permette alle imprese americane di assumere temporaneamente lavoratori stranieri in attività molto specializzate. Possono fare richiesta per questo tipo di visto soltanto individui in possesso di almeno una laurea breve, con la preventiva sponsorizzazione del datore di lavoro che ha intenzione di assumere.
L’intervistato lamenta la carenza di Green Cards, ossia quei visti che permettono agli stranieri di fermarsi per un tempo illimitato negli Stati Uniti, regolarizzare la propria situazione lavorativa o abitativa, o di rientrare negli USA dopo un periodo di residenza all'estero.