Fisco

Decreto "Valore Cultura": tax credit per il rilancio del cinema, delle attività musicali e dello spettacolo dal vivo


Il Decreto Legge 8 agosto 2013, n. 91, approvato definitivamente dalla Camera il 3 ottobre 2013, reca disposizioni per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, con particolare riferimento a Pompei e all'area archeologica di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, nonché disposizioni per il rilancio del cinema, delle attività musicali e dello spettacolo dal vivo, con particolare riferimento al tax credit per il cinema e per la musica, e alle fondazioni lirico-sinfoniche (facendo seguito ad alcune prime misure adottate con i Decreti Legge n. 69/2013 e 76/2013).

Il provvedimento normativo in oggetto rende permanente - dal 2014 - il tax credit per il cinema introdotto con la Legge 24 dicembre 2007, n. 244 e oggetto, finora, di proroghe. Durante l’esame parlamentare, il beneficio è stato esteso - dalla medesima data - anche ai produttori indipendenti di opere audiovisive (ex articolo 8).


Tax Credit - Le disposizioni sul tax credit (credito d’imposta) prevedono la possibilità di compensare debiti fiscali (IRES, IRAP, IRPEF, IVA, contributi previdenziali e assicurativi) con il credito maturato a seguito di un investimento nel settore cinematografico. Destinatari sono le imprese di produzione e distribuzione cinematografica, gli esercenti cinematografici, le imprese di produzione esecutiva e post-produzione (industrie tecniche), nonché le imprese non appartenenti al settore cineaudiovisivo associate in partecipazione agli utili di un film dal produttore di quest’ultimo. Esistono, infatti:


Inoltre, si prevede un credito d’imposta per le imprese produttrici di fonogrammi e di videogrammi musicali, nonché - a seguito dell’esame parlamentare - per le imprese organizzatrici e produttrici di spettacoli di musica dal vivo, al fine di sostenere il mercato dei contenuti musicali e l'offerta di opere dell'ingegno e di promuovere lo sviluppo di artisti emergenti (ex articolo 7).

Per lo spettacolo dal vivo, il Decreto prevede la rideterminazione dei criteri per l’erogazione dei contributi, con effetto dal 1° gennaio 2014. I criteri, da determinare con decreto ministeriale, devono tener conto dell’importanza culturale della produzione svolta, dei livelli quantitativi, degli indici di affluenza del pubblico e della regolarità gestionale (ex articolo 9).

Un importante intervento è volto al risanamento delle fondazioni lirico-sinfoniche che versano in situazioni di difficoltà economico-patrimoniale. Esso fa seguito a quello disposto con l’articolo 11, co. 17, del Decreto Legge 28 giugno 2013, n. 76 che ha autorizzato il MIBACT, per l’anno 2013, ad erogare tutte le somme residue a valere sul Fondo unico dello spettacolo (FUS), a favore delle fondazioni, allo scopo di fronteggiare lo stato di crisi del settore e di salvaguardare i lavoratori delle medesime. 

In particolare, il Decreto prevede la nomina di un commissario straordinario del Governo, cui le fondazioni lirico-sinfoniche sono tenute a presentare un piano di risanamento, nonché la possibilità di concedere finanziamenti a valere su un Fondo di rotazione, appositamente istituito con una dotazione di 75 milioni di euro per il 2014, e anticipazioni finanziarie, già per il 2013, in favore delle fondazioni che versano in una situazione di carenza di liquidità tale da pregiudicarne anche la gestione ordinaria.

Ulteriori disposizioni riguardano la governance delle fondazioni, il coordinamento dei programmi e delle attività delle stesse, il relativo personale, nonché i criteri per l’attribuzione a ciascuna fondazione della quota del FUS (ex articolo 11).