Lavoro

INPS: rigidi controlli sugli accessi alle banche dati da parte degli intermediari abilitati


L'INPS in data 11 ottobre 2013 ha pubblicato il messaggio n.16257 recante informativa sull’attivazione di misure conseguenti alla rilevazione di accessi anomali alle banche dati dell’Istituto.

L'Istituto, facendo riferimento al messaggio n. 011837 del 23/07/2013 riguardante “l'Informativa per l'utilizzo del PIN di accesso ai servizi telematici dell'INPS" ha comunicato  che sono state individuate le attività di controllo sul rispetto delle regole di accesso alle banche dati nonchè all' utilizzo dei dati personali da parte dei soggetti intermediari abilitati; nello specifico:

  • Anomalie o presunte irregolarità negli accessi: l'istituto può richiedere chiarimenti circa il comportamento posto in essere ed alla documentazione attestante la regolarità degli accessi effettuati. Il mancato invio di quanto richiesto, nonchè l’inoltro di documentazione non esaustiva, comporta la disabilitazione dell’utenza e la  segnalazione al Garante per la protezione dei dati personali, al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ed all’Agenzia delle Entrate, per le attività di competenza; ricorrendone i presupposti è prevista, altresì, la segnalazione dei fatti agli organi giudiziari in ordine ad eventuali ipotesi di reato, ferma restando ogni eventuale azione civile a tutela dell’Istituto.
  • Irregolarità degli accessi di grave rilevanza: contestualmente all’invio della richiesta di documentazione giustificativa l'Istituto può procedere anche alla sospensione in via preventiva dell’utenza interessata.
  • Persistenza di situazioni di anomalia, irregolarità o illeciti: l’Istituto ha la facoltà di bloccare tutte le utenze autorizzate per attività consulenziale e assistenziale.