Diritto

Dichiarazione telematica imposta di soggiorno: pubblicate le FAQ


Sul sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze sono state pubblicate le FAQ relativa alla dichiarazione telematica dell'imposta di soggiorno, adempimento in scadenza il prossimo 30 settembre relativo all'imposta di soggiorno incassata negli anni 2020 e 2021.

Sono state pubblicate 29 domande utili per gestire l'adempimento alla luce anche delle modifiche intervenute nei mesi scorsi (da quest'anno la dichiarazione telematica potrà essere presentata direttamente anche accedendo direttamente al sito web dell'Agenzia delle Entrate).

Queste, in sintesi, le indicazioni fornite dal Ministero tramite le risposte ai quesiti:

  • debbono essere presentate due dichiarazioni separate, una valida per l'anno 2020 ed una per il 2021, entrambe con scadenza fissata per il 30 settembre 2022;
  • per il periodo in cui gli ospiti hanno pagato l'imposta direttamente ai soggetti che gestiscono le piattaforme sulla quale avvengono le intermediazioni viene specificato che "e il soggetto che incassa il canone o il corrispettivo, ovvero che interviene nel pagamento dei predetti canoni o corrispettivi, è responsabile della presentazione della dichiarazione" (se il canone è incassato dall'intermediario è previsto che sia anche il soggetto tenuto alla presentazione della dichiarazione);
  • la dichiarazione multipla (lettera M) si presenta nel caso in cui non sia possibile rappresentare integralmente la propria posizione su un unico modello (numero elevato di strutture ricettive). Il campo relativo al versamento è complessivo rispetto a tutte le strutture dichiarate: "come previsto infatti nelle istruzioni l’importo deve essere cumulativo, relativo all’intero anno indicato nella dichiarazione e a tutte le strutture presenti nella dichiarazione stessa";
  • gli intermediari immobiliari debbono inserire i dati relativi agli immobili che hanno in gestione;
  • i soggetti che hanno già presentato per gli anni di imposta 2020 e 2021 una dichiarazione/comunicazione al comune seguendo le indicazioni prescritte dal comune stesso, non sono obbligati a ripresentare per dette annualità la dichiarazione di cui al decreto del 29 aprile 2022;
  • per i soggetti privati che versano l'imposta di soggiorno direttamente al comune competente non viene richiesto che venga data indicazione dei versamenti relativi ai diversi appartamenti (vale l'importo cumulativo);
  • in caso di versamento rateale dell'imposta si deve inserire la cifra realmente versata nell'anno di riferimento e nelle annotazioni genarali può essere data evidenza che è in corso una rateazione;
  • nel caso in cui il comune abbia sospeso l'imposta di soggiorno causa COVID non viene richiesto l'invio della dichiarazione relativa a quell'anno (in caso di esenzioni, invece, è presente un apposito campo all'interno del modello);
  • non è previsto l’obbligo di inserire il codice nel rigo “Estremi del/dei versamenti/o”;
  • in ogni dichiarazione possono essere inserite 1.500 strutture ricettive;
  • "nel caso in cui l’immobile destinato ai fini turistici sia di proprietà di più comproprietari, sarà obbligato alla presentazione della dichiarazione solo il titolare già individuato come responsabile d’imposta verso il Comune";
  • la dichiarazione va presentata anche nel caso in cui nell'anno di riferimento la struttura ricettiva non abbia avuto alcun ospite