Maggiorazioni dell’Assegno unico: le specifiche dell’Inps
Con il messaggio n. 1714 del 20 aprile 2022 l’Inps fornisce nuovi chiarimenti inerenti l’Assegno unico e universale per i figli a carico (AUU).
Il beneficio economico in esame, in vigore dal 1° marzo 2022, è stato istituito a favore dei nuclei familiari con figli a carico tramite un versamento mensile diretto da parte dello stesso istituto di previdenza sociale in base all’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
Le precisazioni disposte dal messaggio n. 1714 (già menzionate dalla circolare n. 23 del 9 febbraio 2022), riguardano le maggiorazioni riconosciute a seguito di particolari condizioni in cui dovesse versare il nucleo familiare richiedente ovvero:
Entrambi i genitori lavorano
In questo frangente e in presenza di un ISEE pari o inferiore ai 15.000 euro, viene prevista una maggiorazione pari a 30 euro mensili per ciascun figlio (andrà automaticamente a ridursi con l’aumento del valore ISEE fino ad annullarsi in caso di importi superiori ai 40.000 euro per i quali non viene prevista alcuna maggiorazione). Ai fini della maggiorazione sono rilevanti:
- i redditi da lavoro dipendente o assimilati (anche NASPI e DIS-COLL);
- i redditi da pensione;
- quelli da lavoro autonomo o impresa, posseduti al momento della domanda e recepiti per un cospicuo periodo nel corso dell’anno;
- i redditi da lavoratori agricoli autonomi.
Nuclei familiari numerosi
Successivamente al secondo figlio e sempre per le famiglie aventi un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, sono state introdotte delle maggiorazioni pari a 85 euro per ciascun figlio (anche in questo caso la maggiorazione andrà scemando con la crescita dell'ISEE fino ad esaurirsi raggiunta la soglia dei 40.000); per le famiglie aventi quattro o più figli è stata invece prevista una cifra mensile forfettaria di 100 euro rispetto all’importo dell’AUU.
Un esempio di particolare rilievo proposto nel messaggio citato è il caso di un ventisettenne che conviva con i propri genitori e tre fratelli minori: in questo caso i genitori non percepiranno l’assegno corrispondente al figlio maggiorenne ma questi contribuirà a formare la composizione del nucleo familiare e quindi la famiglia avrà diritto alla maggiorazione per la presenza di almeno 4 figli. Sarà quindi onere delle famiglie dichiarare i figli non compresi nella domanda per l’AUU ma comunque a carico (la modalità verrà fornita dall’Inps attraverso messaggi successivi).
Genitori separati
Per quanto riguarda quest’ultimi viene chiarito che l’assegno viene erogato in pari misura ad entrambi nel caso di affidamento condiviso; vi sono però delle situazioni (affidamento esclusivo, provvedimento di un giudice, accordo scritto fra le parti ecc…) nelle quali è previsto che venga rilasciato al 100% solo ad un genitore, tali casi dovranno essere precisati al momento della presentazione della domanda di richiesta dell’assegno. Nel caso di richiesta impropria, il genitore escluso potrà presentare domanda di riesame della ripartizione alla Struttura Inps competente.