Contributi 2021 per imprese editoriali nella forma di cooperative ed enti no profit
Il Dipartimento per l’informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha fornito precisazioni sulla presentazione delle domande per ricevere i contributi previsti in favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici per l’anno 2021.
In dettaglio, le precisazioni riguardano le imprese editrici di quotidiani e periodici di cui all’articolo 2, comma 1, lett. b), del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70, ossia gli editori il cui capitale è detenuto in misura maggioritaria da cooperative, fondazioni o enti senza fini di lucro, limitatamente ad un periodo di cinque anni dalla data di entrata in vigore della legge 26 ottobre 2016, n. 198.
I chiarimenti si rivolgono, nello specifico, a quegli editori che hanno provveduto, nel corso dell’anno 2021, ad adeguare il proprio assetto societario in conformità a quanto previsto dalla legge.
Tali soggetti devono presentare la domanda di contributo nell’attuale configurazione giuridica, specificando la tipologia di contributo per cui viene presentata la domanda stessa, tenuto conto della prevalenza della forma societaria nel corso dell’anno.
In tali casi, si precisa che nel campo “Tipologia impresa” della sezione “Richiesta” – “Dati riferiti alla testata” della piattaforma, l’impresa dovrà cliccare l’opzione “Sì” alla voce “Adeguamento assetto societario ai fini applicazione deroga al requisito di anzianità”, indicando la data dell’avvenuto adeguamento e l’anno di percezione dell’ultimo contributo.
Inoltre, nella Sezione “doc editore” dovrà essere inclusa anche la documentazione relativa alla trasformazione nella nuova compagine.
Qualora l’adeguamento abbia implicato un cambio di denominazione o di ragione sociale, ai fini della corretta gestione informatica della procedura istruttoria, l’impresa dovrà richiedere la modifica dei relativi dati attraverso la casella postale helpdesk.piattaformacontributi@governo.it.
Si rammenta, inoltre, che l’annualità di contributo 2021 è l’ultima che può essere richiesta dalle imprese editrici costituite nella forma prevista dall’articolo 2, comma 1, lett. b) del decreto legislativo n. 70 del 2017 (imprese editrici di quotidiani e periodici il cui capitale è detenuto in misura maggioritaria da cooperative, fondazioni o enti senza fini di lucro).