Servizi di manutenzione di impianti con reverse charge anche nel rapporto tra consorziati e consorzio
La società consorziata deve emettere fattura nei confronti del consorzio con il sistema dell’inversione contabile con riferimento ai servizi di manutenzione, oggetto del contratto d’appalto intercorso tra il Comune ed il consorzio, per i quali quest’ultimo ha emesso fattura con la stessa modalità di applicazione dell’IVA.
A chiarirlo è l’Agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello n. 845 del 21 dicembre 2021, presentato da una società che, in qualità di consorziata, ha sollevato uno specifico dubbio interpretativo relativo alla fatturazione della componete del servizio prestato, avente ad oggetto la manutenzione degli impianti termici, indipendentemente dalla tipologia di edificio (commerciale o istituzionale).
L’istante ha inteso sapere se la fatturazione nei confronti del consorzio, risultato aggiudicatario di una commessa pubblica, debba essere effettuata con applicazione del meccanismo del reverse charge di cui all’art. 17, comma 6, lett. a-ter), del D.P.R. n. 633/1972, ovvero con IVA in regime ordinario.
Ad avviso dell’Agenzia, la società istante deve emettere fattura nei confronti del consorzio con il sistema dell’inversione contabile con riferimento ai servizi di manutenzione, oggetto del contratto d’appalto intercorso tra il Comune ed il consorzio, per i quali quest’ultimo ha emesso fattura con la stessa modalità di applicazione dell’IVA, vale a dire in reverse charge.
A fondamento di questa indicazione è stata richiamata la circolare n. 14/E/2015, la quale – citando la circolare n. 19/E/2007 nella parte in cui individua l’ambito di applicazione del dell’inversione contabile nelle ipotesi in cui intervengano organismi di natura associativa – ha chiarito che, qualora il consorzio agisca sulla base di un contratto soggetto alla disciplina del reverse charge, tale modalità di fatturazione, riverberandosi anche nei rapporti interni, è applicabile anche da parte delle società consorziate per le prestazioni rese al consorzio, in analogia con quanto previsto dall’art. 3, comma 3, del D.P.R. n. 633/1972, con riferimento allo schema del mandato senza rappresentanza.
Nel caso di specie, trova pertanto applicazione il reverse charge previsto dal citato art. 17, comma 6, lett. a-ter), del D.P.R. n. 633/1972 per le prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento relative ad edifici, laddove – in una logica di semplificazione e allo scopo di evitare incertezze interpretative – la citata circolare n. 14/E/2015 ha precisato che, ai fini dell’individuazione delle predette prestazioni, occorre fare riferimento unicamente ai codici attività della Tabella ATECO 2007, espressamente richiamati dalla circolare stessa.