Reverse charge e autofatturazione: cambio di rotta della Cassazione
La sentenza della Corte di Cassazione n. 20771 dell'11 settembre 2013 palesa un'improvviso dietrofront rispetto alle ultime interpretazioni in merito alla disciplina del reverse charge in presenza di mancata autofatturazione.
La Cassazione sancisce, infatti, che qualora una società italiana ometta la registrazione dell'autofattura, oltre a non poter usufruire della detrazione, questa commette evasione fiscale che conduce al recupero del tributo da parte dell'amministrazione con il discendente aggravio dell'addebito delle sanzioni che possono arrivare fino ad un ammontare pari all'imposta evasa.
Secondo l'ultimo indirizzo fornito l'omessa registrazione e fatturazione, da parte del committente, delle prestazioni di servizi ricevute da soggetto straniero privo di stabile organizzazione in Italia che non abbia ivi nominato un proprio rappresentante fiscale integra violazione di obblighi sostanziali, consentendo ul recupero dell'imposta evasa, che non può essere compensata - ex post - in virtù di esercizio del diritto di detrazione.