Agevolazioni

Imprese agricole. Il contributo a fondo perduto


La Gazzetta Ufficiale del 14 ottobre scorso ha pubblicato il Decreto (DM) del 30 luglio 2021, emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), finalizzato alla concessione di contributi a fondo perduto a beneficio delle imprese agricole, allo scopo di favorire la realizzazione di investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali allo svolgimento della loro attività. Il DM si prefigge di attuare l’utilizzo del Fondo di 5 milioni di euro previsto dall’art.1, comma 123, della legge n.160/2019 (legge di bilancio per l’anno 2020).

Come previsto dal primo comma dell’art.5 del DM, il contributo in esame spetta alle micro, alle piccole e alle medie imprese  attive nel settore della “produzione agricola primaria, della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli”.

Le predette imprese, alla data di presentazione della domanda, per fruire del contributo, devono possedere i seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite e iscritte come attive nel Registro delle imprese - sezione speciale imprese agricole - della Camera di commercio territorialmente competente;
  • avere la sede legale o un’unità locale ubicata sul territorio nazionale;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in liquidazione volontaria, né sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non essere in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata all’art.2, punto 14 del Regolamento UE n.702/2014 (cosiddetto Regolamento ABER);
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegittimi o incompatibili dalla Commissione europea.

Il contributo non può essere accordato alle imprese nei confronti delle quali sia stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2, lettera d), del D. Lgs.  n.231/2001  che, come è noto, disciplina la responsabilità di enti ed imprese per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato. In particolare la citata norma prevede espressamente l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l’eventuale revoca di quelli già concessi. 

L’esclusione dal contributo opera anche in presenza di legali rappresentanti o amministratori condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione.

In presenza dei requisiti richiesti, come previsto dall’art.6 del DM, è possibile accedere al contributo a fondo perduto, per un importo pari al 30% delle spese ritenute ammissibili ovvero del 40% nel caso di spese riferite all’acquisto di beni strumentali, materiali o immateriali, compresi negli allegati A o B della legge n. 232/2016.

Il contributo è riconosciuto per ogni soggetto beneficiario fino al limite massimo di 20.000 euro, commisurato alle spese che si sosterranno dopo la presentazione della domanda.

L’investimento relativo all’acquisizione dei predetti beni, da effettuare con strumenti di pagamento tracciabili, deve:

  • essere inerente alla trasformazione di prodotti agricoli o alla loro commercializzazione;
  • essere ultimato entro 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione;
  • essere mantenuto, per almeno 3 anni dalla data di erogazione del saldo del contributo o, se successiva, dalla data di installazione dell’ultimo bene agevolato, nel territorio della regione in cui è ubicata la sede legale o l’unità locale agevolata.

Non è possibile fruire del contributo: 

  • per le spese relative a beni usati;
  • per i beni acquisiti in leasing;
  • per beni di importo inferiore a 500,00 euro al netto dell’ IVA.

Le spese ammissibili per le quali viene richiesto il contributo non possono, in ogni caso, essere di importo inferiore a 5.000,00 euro.

I termini di presentazione delle domande per ottenere il contributo saranno definite con successivo Provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del MISE.  Il  Provvedimento sarà  pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel sito internet del Ministero (www.mise.gov.it).