Analisi sulla situazione delle imprese artigiane italiane
Con il comunicato stampa del 25 giugno 2021 UNIONCAMERE e INFOCAMERE pongono l’accento sulla realtà italiana dei giovani imprenditori, sull’evoluzioni delle imprese individuali artigiane degli ultimi 10 anni, sulla base di Movimprese, l’analisi statistica del Registro delle imprese delle Camere di Commercio.
Cambio generazionale: la vera sfida dell’imprenditoria artigiana
La difficoltà di ricambio generazionale potrebbe mettere a dura prova il futuro dell’imprenditoria artigiana che tra marzo 2021 e marzo 2011 ha già subito un calo complessivo di 170 mila unità (-11,7%) portando a 1,3 milioni il totale dell’imprese artigiane; tutto ciò nonostante l’artigianato pesi per il 9,5% sul Pil e rappresenti il 21,2% delle imprese, il mestiere dell’artigiano rischia di attrarre sempre meno giovani. In dieci anni infatti si sono perse 28mila imprese di under 30, diminuite del 41,9% rispetto al 2011. Mentre sono cresciute del 47% le ditte individuali guidate dagli over 70, con punte che superano il 50% al Mezzogiorno.
Ad aggravare ulteriormente su questa situazione si è aggiunta la pandemia da Covid-19 la quale nel 2020 ha portato ad una riduzione del fatturato, del 70% delle imprese artigiane contro il 63% delle altre aziende.
La riduzione dei titolari under 30 tocca più da vicino gli uomini (-46% nel periodo) che le donne (-24%), mentre l’invecchiamento colpisce più le donne degli uomini (+72% le over 70 artigiane contro il +45%).
Unica nota positiva parrebbe quella che, se è vero che l’artigianato è ancora un settore molto maschile, il “rapporto di genere”, ovvero quanti uomini per ogni 100 donne, è migliorato nel tempo passando da 535 del 2011 a 447 del 2021.
Uno sguardo al futuro
Come prima accennato, la crisi pandemica non ha sicuramente agevolato un settore già di per sé abbastanza provato; delle aziende colpite però, rileva un’indagine del Centro Studi Tagliacarne, quelle che hanno investito in digitalizzazione o nel Green fanno salire sensibilmente le prospettive di ripresa abbattendo le distanze con le altre imprese: il 63% degli artigiani che ha investito in digitale e il 58% che ha puntato sulla sostenibilità contano infatti di recuperare entro il 2022.
Un aspetto però da porre in evidenza è che comunque, anche se ci troviamo in un’epoca digitale, il profilo dell’impresa artigiana resta fortemente ancorato alla dimensione individuale; dal punto di vista territoriale, questa connotazione caratterizza in modo particolare le regioni del Centro-Sud mentre le regioni in cui la percentuale di imprese artigiane individuali è più contenuta sono concentrate al Centro-NordEst.