Economia aziendale

IFRS 15: First time adoption e correzione di errori contabili


L’Amministrazione finanziaria ha pubblicato la risposta ad un’istanza di interpello, n. 285 del 23 aprile 2021, con cui ha fornito chiarimenti in merito alla correzione di errori contabili individuati in sede di FTA (first time adoption) dell’IFRS 15 (Ricavi provenienti da contratti con clienti: gli effetti sul bilancio di esercizio).

L’Amministrazione chiarisce che occorre imputare i componenti reddituali nel corretto periodo di competenza, non essendo possibile attribuire rilevanza fiscale nel periodo in cui si procede alla correzione dell’errore nel bilancio di esercizio.

In altri termini, si ritiene applicabile, anche per la correzione di errori individuati in sede di prima applicazione dell’IFRS 15, la Circolare n. 31/E del 2013. In particolare, nella citata Circolare è stato evidenziato che l’emersione nel bilancio dell’anno di rilevazione dell’errore di un componente di natura reddituale negativo o positivo (che risulta imputato nello stato patrimoniale per i soggetti IAS/IFRS adopter), non può assumere immediata rilevanza fiscale.

Ne consegue che, un contribuente che non abbia imputato un componente negativo nel corretto esercizio di competenza e, in un periodo successivo abbia rilevato un componente negativo per dar conto dell’errore, dovrà operare in sede di dichiarazione dei redditi riferita al periodo d’imposta in cui registra la correzione dell’errore, una variazione in aumento per “sterilizzare” il componente transitato al conto economico, ovvero astenersi dall’operare una variazione in diminuzione per far concorrere alla determinazione del reddito di esercizio il predetto componente se imputato al patrimonio netto. 

In maniera speculare, nel caso di un contribuente che non abbia imputato un componente positivo nel corretto esercizio di competenza e, in un periodo d’imposta successivo, abbia contabilizzato un componente positivo per dare evidenza dell’errore, è possibile operare, previo assoggettamento a tassazione del componente positivo nel corretto periodo d’imposta, una variazione in diminuzione in sede di dichiarazione dei redditi riferita al periodo d’imposta in cui si registra la correzione dell’errore, per sterilizzare sul piano fiscale il componente transitato al conto economico, ovvero astenersi dall’operare variazioni in aumento per far concorrere alla determinazione del reddito di esercizio il predetto componente, se imputato al patrimonio netto.