Economia

Banca d'Italia: rapporto sulla stabilità finanziaria


La Banca d'Italia ha pubblicato il V Rapporto sulla stabilità finanziaria (Edizione di Aprile) attraverso cui offre una disamina delle condizioni finanziarie in cui versano famiglie, imprese e sistema bancario italiano in virtù della contrazione dell'attività economica.

Segnali positivi derivano dai progressi conseguiti nel campo della finanza pubblica - che rendono possibile l'abrogazione della Procedura per i disavanzi eccessivi da parte delle istituzioni europee - e dal miglioramento del saldo corrente della bilancia dei pagamenti, tornato positivo per la tenuta delle esportazioni, oltre che per il calo delle importazioni.

Il settore immobiliare, invece, fa registrare un calo dei prezzi e delle compravendite; sulle prospettive di breve periodo gravano la difficile fase congiunturale e le tensioni nell'offerta di mutui. I rischi per il sistema bancario sono riconducibili prevalentemente alle esposizioni verso le imprese di costruzione.

La condizione finanziaria delle famiglie e delle imprese

Famiglie: riduzione delle attività finanziarie e dell'indebitamento. Il calo del reddito disponibile sta inducendo le famiglie a ridurre le attività finanziarie, comprese quelle sull'estero, e a contenere l'indebitamento. Ad alleviare le difficoltà finanziarie dei nuclei familiari indebitati contribuisce la diminuzione dell'onere per il servizio del debito, dovuta alla moratoria sui mutui, al calo dei tassi di interesse a breve termine (cui sono indicizzati oltre i due terzi dei mutui immobiliari) e alla diffusione di forme contrattuali flessibili, che consentono ai mutuatari di modificare l'importo della rata senza costi addizionali.

Imprese: peggioramento delle condizioni. La condizione delle imprese risente della fase ciclica negativa. Pesa l'accumulo di crediti commerciali nei confronti delle Amministrazioni pubbliche, oltre che la difficoltà di reperire finanziamenti. Benefici potranno derivare da una rapida attuazione del recente provvedimento sul pagamento di una prima parte dei debiti commerciali del settore pubblico.

Il sistema bancario e finanziario

Offerta di credito. Prosegue la contrazione del credito al settore privato. Vi contribuiscono sia il calo della domanda di prestiti sia l'intonazione restrittiva dell'offerta di finanziamenti da parte delle banche, a sua volta connessa soprattutto con la crescente rischiosità dei prenditori e con la persistente frammentazione dei mercati della raccolta all'ingrosso. Per le piccole imprese le tensioni finanziarie sono accentuate dalla difficoltà di accedere a fonti di finanziamento esterne alternative al credito bancario.

Il flusso di nuove sofferenze sui crediti è aumentato per le imprese, soprattutto nel settore delle costruzioni; per le famiglie esso è contenuto.

Aumento delle rettifiche su crediti deteriorati. La Banca d'Italia ha intensificato l'azione di vigilanza, con ispezioni mirate a valutare l'adeguatezza delle politiche attuate dalle banche per fronteggiare il deterioramento dei prestiti. Il rafforzamento della qualità degli attivi bancari e l'aumento del tasso di copertura, espresso dal rapporto tra le rettifiche di valore e le partite deteriorate, sono necessari per preservare la fiducia degli investitori e continuare a garantire un adeguato flusso di credito a imprese e famiglie.

Perdite su crediti e redditività banche. Le ingenti rettifiche e perdite su crediti comprimono la redditività delle banche, richiedendo azioni incisive nel contenimento dei costi. I bilanci di previsione dei principali gruppi indicano che nel 2013 la redditività resterebbe bassa.

Tassi di interesse. Le condizioni di liquidità dei mercati finanziari italiani sono in miglioramento. Nel comparto monetario il costo della raccolta è allineato alle condizioni preva-lenti nell'area dell'euro.