Redditometro: i conti correnti sono una prova sufficiente
Redditometro: il caso di specie
Il caso di specie riguarda una contribuente che si è vista recapitare avviso di accertamento contenente la presunzione, per l'anno 2008, di uno scostamento tra reddito dichiarato e maggior reddito accertato superiore al 25%.
Il contribuente ha ottenuto l'annullamento dell'avviso sia in primo grado sia da parte della CTR che ha "ritenuto assolto l'onere probatorio gravante in capo alla contribuente".
L'Agenzia ha proposto ricorso in Cassazione ritenendo che "la documentazione bancaria offerta dalla contribuente non sia sufficiente a superare la presunzione di maggior reddito, non risultando dimostrata la durata del possesso di ulteriori redditi e l'utilizzo delle somme percepite per gli incrementi patrimoniali oggetto di contestazione".
Redditometro: la sentenza della Suprema Corte
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12026 del 16 maggio 2018, respinge il ricorso dell'Amministrazione finanziaria affermando che:
"la mera produzione di documentazione bancaria, in considerazione della natura di estratto di scrittura contabile, fornisce tutte le indicazioni sull'entità dei redditi, sulle date dei movimenti, sull'eventuale addebito di assegni circolari usati per taluni acquisti, rientrando a pieno titolo nella documentazione idonea richiesta dall'articolo 38 del dpr 600/73, antecedente alle modifiche apportate con la legge 122/10, la cui esibizione è in grado di scalfire le risultanze a cui è pervenuto l'ufficio."