IVA ridotta al 4 per cento per l'accesso alle banche dati online di prodotti editoriali
Con la Risoluzione n. 120/E del 28 settembre 2017 l'Agenzia delle entrate torna a trattare il tema dell'IVA agevolata per le cessioni di e-book, analizzando in questa occasione gli abbonamenti alle banche dati online contenenti pubblicazioni digitali a carattere periodico.
L'interpello in oggetto riguarda la possibilità di ridurre l'IVA al 4 per cento, così come previsto dal n. 18) della tabella A, parte II, del DPR 633/1972, anche per la cessione del diritto di accesso ad una banca dati nella quale sono archiviate delle pubblicazioni scientifiche contraddistinte da un codice ISSN. La stessa banca dati consente inoltre la ricerca all'interno del portale dei documenti di cui l'abbonato necessita.
Al riguardo si ricorda che, per effetto dell'art. 1, comma 637, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di Stabilità 2016) che ha modificato l'art. 1, comma 667, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di Stabilità 2015), l’aliquota IVA del 4 per cento di cui al punto 18), della tabella A, allegata al DPR 633/1972, introdotta per agevolare la fornitura, in formato cartaceo, di giornali e notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri e periodici, diventa applicabile anche alle forniture di prodotti editoriali in formato digitale. Con la Circolare n. 20/E del 18 maggio 2016 l'Agenzia ha in seguito definito l'ambito di applicazione della disposizione in commento, chiarendo che il codice ISBN o ISSN è condizione necessaria ma non sufficiente per la riduzione dell'aliquota IVA al 4 per cento: occorre, infatti, che il prodotto editoriale abbia le caratteristiche distintive tipiche dei giornali e notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri, periodici.
Pertanto, verificate le caratteristiche distintive del prodotto presente nell'archivio, l'aliquota IVA del 4 per cento può essere applicata anche alle operazioni di messa a disposizione online dei prodotti editoriali in cui al consumatore è offerta la possibilità di accedervi mediante utilizzo di siti web o di piattaforme elettroniche. Rientrano, infine, nella fattispecie agevolata anche la consultazione di biblioteche online che prevedono una serie di servizi aggiuntivi quali, ad esempio, le ricerche, la possibilità di inserire commenti o di stampare.