Lavoro

Voucher lavoro: disponibili online dal 10 luglio


Voucher lavoro: al via i nuovi buoni INPS

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della manovra correttiva, conversione in legge del dl 50/2017,diventano operativi i nuovi voucher per le prestazioni di lavoro accessorie, e l'INPS annuncia che la piattaforma attraverso la quale verranno gestiti i buoni lavori (sia dal datore di lavoro che dal lavoratore), sarà online a partire dal prossimo 10 luglio.
Sulla piattaforma il datore di lavoro dovrà fare la comunicazione telematica relativa alla prestazione, che come vedremo dovrà essere confermata dal lavoratore.
Il pagamento nei confronti del prestatore avverrà da parte dell'INPS al 15 del mese successivo a quello in cui avviene la prestazione, mediante accredito su conto corrente o bonifico domiciliato da ritirare presso un ufficio postale.

Voucher: famiglie e imprese

Famiglie e micro imprese, per le prestazioni di lavoro accessorio, dovranno dotarsi del cosiddetto "libretto famiglia" che comporta l'adozione di voucher elettronici e non più cartacei. L'importo minimo dei voucher sarà pari a 12 euro l'ora: 10 euro andranno al prestatore, 1,65 euro alla gestione separata INPS e 0,25 euro saranno versati all'INAIL.
Le aziende inveve avranno a disposizione il buono lavoro PrestO, con una retribuzione lorda oraria minima di 12,37 euro: 9 euro andranno al prestatore, circa 3 euro alla gestione separata INPS e circa 0,37 euro saranno versati all'INAIL.
Regole diverse per il settore agricolo:

  • i voucher riguardano soltanto pensionati (vecchiaia o invalidità), giovani under 25 regolarmente iscritti a un ciclo di studi scolastico o universitario, disoccupati, percettori di prestazioni integrative del reddito da lavoro, percettori del Reddito di Inclusione (REI) o altre prestazioni di sostegno del reddito;
  • il percettore non deve essere iscritto, l'anno prima della prestazione, agli elenchi dei lavoratori agricoli.

Voucher lavoro: obblighi e limiti

Tra le differenze fra vecchi e nuovi voucher, c'è anche la gestione delle prestazioni, che andranno comunicate online da parte del datore di lavoro e confermate, sempre online, da parte del prestatore. In questo modo si tenta di arginare gli abusi e gli annullamenti delle prestazioni dopo la prima comunicazione. L'INPS inoltre in caso di ripetuti annullamenti delle prestazioni, farà scattere dei controlli sui committenti.
I limiti di utilizzo di questa forma di pagamento sono:

  • economici, massimo 5mila euro annui per il prestatore di cuio massimo 2.500 per lo stesso committente;
  • temporali, massimo 280 ore nello stesso anno.