730 precompilato: opposizione spese universitarie
A partire dai dati relativi al 2015, le università statali e non statali hanno l’obbligo di trasmettere telematicamente all'Agenzia delle Entrate, utilizzando il servizio telematico Entratel o Fisconline, entro il 28 febbraio di ciascun anno con riferimento ai dati relativi all’anno precedente, le informazioni riguardanti le spese universitarie, secondo le modalità previste dal Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 19 febbraio 2016.
In particolare, per ciascuno studente le università statali e non statali comunicano l’ammontare delle spese universitarie sostenute nell’anno d’imposta precedente con l’indicazione dei soggetti che hanno sostenuto le spese e dell’anno accademico di riferimento. Le spese universitarie sono comunicate al netto dei relativi rimborsi e contributi. Sono indicati separatamente i rimborsi erogati nell’anno d’imposta ma riferiti a spese sostenute in anni d’imposta precedenti. Non devono essere comunicati i dati relativi alle spese sostenute per lo studente da parte di enti, società, imprese e professionisti e, in generale, da parte di soggetti diversi dallo studente o dai suoi familiari, in quanto non costituiscono oneri detraibili.
Gli studenti possono comunicare l’opposizione all’inserimento dei dati delle spese universitarie nella dichiarazione precompilata dei familiari di cui risultano fiscalmente a carico, inviando l’apposito modello, compilato e firmato, e la copia di un documento d’identità al numero di fax 0650762273 oppure all’indirizzo e-mail opposizioneutilizzospeseuniversitarie@agenziaentrate.it
Per le spese sostenute nel 2015, l’opposizione può essere esercitata fino al 21 marzo 2016, dal prossimo anno invece l'opposizione sarà esercitabile dal 2 gennaio al 28 febbraio.
Si ricorda che...
Il provvedimento del 19 febbraio scorso, con cui l’Agenzia delle Entrate ha approvato le modalità di trasmissione, da parte delle università all’Anagrafe tributaria dei dati relativi alle spese universitarie è stato sottoposto al vaglio del Garante per la protezione dei dati personali, che ha dato parere favorevole.