Rifiuto passaggio da part-time a full time: licenziamento legittimo e risarcimento ridotto
Nel caso di specie la lavoratrice rifiuta la proposta transattiva del datore di lavoro di passare da un rapporto di lavoro part-time a full-time. La Corte d’appello di Messina dichiara legittimo il licenziamento e riduce il risarciimento del danno a 5 mensilità. La lavoratrice presenta ricorso. La Cassazione rifiuta il ricorso presentato in quanto la proposta transattiva è stata formulata dal datore di lavoro più che tempestivamente, ovvero prima della data di decorrenza dell’intimato licenziamento e perché il mantenimento in servizio, seppur nella diversa ed inferiore posizione lavorativa in realtà non configurava un demansionamento in quanto lavorazione propedeutica, da ritenersi inclusa nelle mansioni originarie. Tale nuovo inquadramento, comunque, non avrebbe comportato una riduzione della retribuzione.
Per queste ragioni la Corte di Cassazione rigetta il ricorso e ritiene corretta la conclusione cui giunge la Corte d’appello di Messina.