Rilevazioni ISTAT: l'inflazione balza a +2,2% su base annua
Costo della vita in lieve aumento, ma con un trend che si conferma in forte calo rispetto allo scorso anno. Mentre il prezzo della benzina è ai minimi dal 2009.
La fotografia emerge dai dati (ancora provvisori) sui prezzi al consumo di gennaio, diffusi dall’Istituto nazionale di statistica. Cifre che salgono leggermente: dello 0,2% rispetto a dicembre 2012 e del 2,2% in raffronto a gennaio dello scorso anno. Tuttavia, l’incremento registrato è il più basso dal 2011 ad oggi (a dicembre si era assestato sul +2,3%). Inoltre, il carrello della spesa, al +2,7%, cresce, ma di una percentuale sensibilmente minore rispetto anche solo a 30 giorni fa, quando era al +3,1%.
Cosa rallenta e cosa no
A rallentare la corsa dell’inflazione è, ancora una volta, la frenata dei prezzi dell’energia (+5,2% rispetto al +9,3% di dicembre), «favorita - spiega in una nota l’Istat - anche dal confronto favorevole con gennaio 2012, caratterizzato da forti rialzi congiunturali dei prezzi di questi beni». A sostenere, al contrario, il costo del denaro contribuiscono gli aumenti di alimentari non lavorati (+1,7% su base mensile, +4,9% su base annua), sospinti dalla crescita congiunturale dei prezzi dei vegetali freschi (+9,5%), la cui variazione tendenziale si attesta a +13,4% (dal +5,9% di dicembre).
In frenata il carrello della spesa
Rispetto a gennaio 2012, il tasso di crescita dei prezzi dei beni scende, inoltre, al 2,3% (dal 2,7% di dicembre): si tratta del tasso di crescita meno elevato da gennaio 2011. In salita, ma al minimo, il prezzo dei servizi, che arriva al 2,1% (era +2,0% nel mese precedente). Il differenziale inflazionistico tra beni e servizi si riduce, dunque, di cinque decimi di punto percentuale rispetto a un mese fa.
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori aumentano dello 0,4% su base mensile e del 2,7% su base annua, ma sono comunque in rallentamento dal 3,1% di dicembre.
Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce su base mensile del 2,0% e aumenta su base annua del 2,4% (era +2,6% a dicembre). La flessione congiunturale è in larga parte dovuta ai saldi stagionali dell'abbigliamento e calzature di cui, come noto, l'indice Nic non tiene conto.
Frena la benzina
Forte frenata, su base annua, è quella registrata dal prezzo della benzina, che aumenta, ma solo del 3,1% (contro l'8,0% di dicembre). Si tratta del tasso di crescita tendenziale più basso dall'ottobre del 2009.
Il nuovo paniere
Insieme ai prezzi al consumo di gennaio, l’Istat ha infine presentato il nuovo paniere dei beni su cui verrà calcolato il costo della vita nel 2013 e la stima sull'inflazione relativa a gennaio. In tutto, sono 1.429 i prodotti presi in esame (1.383 nel 2012), aggregati in 603 posizioni rappresentative (597 nel 2012). Fra le novità, si rileva l’ingresso del gas metano per autotrazione, dell’abbigliamento per single e delle bevande energetiche. Viene ampliata anche la gamma di prodotti in cui si articolano le posizioni rappresentative smartphone e tablet pc, che ora comprendono rispettivamente i phablet (che combinano le caratteristiche degli smartphone e dei mini tablet) e i tablet trasformabili, utilizzabili anche come notebook.
Escono, invece, dal paniere i netbook e la mediazione civile: la prima perché si è ridotta la spesa delle famiglie destinata a tale bene, la seconda a seguito della Sentenza della Corte costituzionale del 24 ottobre 2012, che ne ha cancellato l'obbligatorietà, inizialmente prevista per alcune materie.