Nuovo calo del mercato immobiliare nel secondo trimestre 2014
Dopo il risultato positivo dei primi tre mesi dell’anno, dovuto agli effetti del nuovo regime fiscale in materia di imposte di registro, ipotecaria e catastale, il mercato immobiliare segna, nel secondo trimestre, un calo pari al 3,6% rispetto all’analogo periodo del 2013.
Rsalgono invece, in controtendenza, le compravendite di abitazioni nelle città capoluogo e quelle degli immobili industriali.
In generale, la flessione si rivela contenuta nel settore residenziale - che perde solo l’1% rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente - mentre si registrano cali superiori al 5% nel settore commerciale, nel terziario e nelle pertinenze.
Geografia del mercato immobiliare
La flessione delle compravendite di case è più marcata al Sud, dove il calo è pari al 4,3%, e decisamente più contenuta al Nord (-0,3%), con
un’inversione di tendenza al Centro, dove le compravendite sono in crescita dell’1,7% rispetto al secondo trimestre del 2013.
Per il settore terziario, invece, la contrazione maggiore si registra al Centro, seguito dal Sud, e in coda il Nord.
Le vendite degli immobili commerciali hanno subito un calo generalizzato in tutta la penisola, con il Sud in testa e a breve distanza il Centro, seguiti dal Nord.
Per quanto riguarda il comparto produttivo si registrano segnali di ripartenza al Nord e al Centro, con volumi di vendite che salgono rispettivamente del 16,2% e del 9,1%, mentre il Sud perde l’8,5%.
Vogendo poi l'attenzione alle grandi città, nel secondo trimestre aumentano complessivamente del 3,8% le compravendite di abitazioni nelle otto maggiori città italiane, mentre subiscono una perdita (-1,2%) i comuni delle rispettive province.