Studi di settore 2013: chiarimenti dall'Agenzia delle entrate
L'Agenzia delle entrate ha pubblicato la circolare 20/E del 4 luglio 2014 con la quale fornisce chiarimenti su alcuni aspetti dell'applicazione degli studi di settore riferiti al periodo di imposta 2013.
Revisione studi: con i decreti del ministro dell’Economia e delle Finanze del 23 dicembre 2013 sono stati revisionati e apportati correttivi a 69 studi di settore e sono stati approvati particolari indicatori territoriali per poter tener conto del luogo di svolgimento dell'attività economica (applicabili anche a tutti gli altri studi di settore).
Integrazione studi: con il decreto del Mef del 24 marzo 2014 sono state approvate, a decorrere dal periodo d’imposta 2013, le integrazioni agli studi di settore, per tenere conto degli andamenti economici e dei mercati, con particolare riguardo a:
- determinati settori o aree territoriali
- o per aggiornare o istituire gli indicatori di coerenza
Modifiche alle analisi della territorialità:
- territorialità del livello dei canoni di locazione degli immobili, avente come obiettivo la differenziazione del territorio nazionale sulla base dei valori delle locazioni degli immobili per comune, provincia, regione e area territoriale
- territorialità del livello delle quotazioni immobiliari, che mira a differenziare il territorio nazionale sulla base dei valori di mercato degli immobili per comune, provincia, regione e area territoriale
- indicatore livello dei canoni di affitto dei locali commerciali, determinato a livello comunale, elaborato al fine di tener conto dell’influenza del costo degli affitti sulla determinazione del ricarico
- indicatore livello del reddito medio imponibile ai fini dell’addizionale Irpef, definito allo scopo di tener conto dell’influenza, a livello territoriale, del livello di benessere e del grado di sviluppo economico sulla determinazione dei ricavi
- indicatore livello delle retribuzioni che prende in considerazione l’influenza, a livello territoriale, del costo delle retribuzioni sulla determinazione dei ricavi.
Indicatori di coerenza
Gli indicatori di coerenza economica sono finalizzati a contrastare possibili situazioni di non corretta compilazione dei dati previsti dai modelli degli studi di settore.
Confermati gli indicatori già applicati al periodo di imposta 2012:
- incoerenza nel valore delle rimanenze finali e/o delle esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale
- valore negativo del costo del venduto, comprensivo del costo per la produzione di servizi
- valore negativo del costo del venduto, relativo a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso
- mancata dichiarazione delle spese per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria in presenza del relativo valore dei beni strumentali
- mancata dichiarazione del valore dei beni strumentali in presenza dei relativi ammortamenti
- mancata dichiarazione del numero e/o della percentuale di lavoro prestato degli associati in partecipazione in presenza di utili spettanti agli associati in partecipazione con apporti di solo lavoro.
Per il periodo di imposta 2013 trova applicazione l’indicatore di normalità economica in assenza del valore dei beni strumentali agli studi di settore evoluti (tale indicatore rileva la presenza di beni strumentali tra i dati strutturali e la mancata dichiarazione di un corrispondente valore nei dati contabili).
I correttivi applicabili
Quattro sono i correttivi considerati nel calcolo delle risultanze degli studi di settore:
- modifica al funzionamento dell'indicatore di normalità economica “durata delle scorte”
- correttivi specifici per la crisi
- correttivi congiunturali di settore
- correttivi congiunturali individuali
Alcune novità della modulistica
A partire dal periodo di posta 2012 le istruzioni ministeriali sono state suddivise per non rendere troppo voluminose le istruzione relative ai singoli studi di settore.
Istruzioni generali riferite ai quadri (contenuti in quasi tutti gli studi di settore):
- Quadro A
- Quadro F
- Quadro G
- Quadro T
- Quadro X
- Quadro V
Il quadro T contiene i dati necessari l'applicazione di ulteriori correttivi anticrisi, finalizzati al riequilibrio delle risultanze derivanti dall’applicazione degli studi di settore, in modo da tenere conto delle particolari condizioni economiche.