Multato il datore di lavoro che installa telecamere di videosorveglianza senza autorizzazione
La Corte di legittimità con sentenza n.17027, pubblicata in data 17 aprile, ha stabilito che è responsabile di controllo a distanza il titolare del ristorante che installa diversi impianti di videosorveglianza senza l’autorizzazione dell’ispettorato del lavoro.
Nel caso di specie il Tribunale di Palermo aveva condannato la titolare di un'attività di ristorazione al pagamento di un’ammenda da 300 euro in quanto responsabile per aver installato quattro telecamere a circuito all’interno del suo locale senza richiedere alcuna autorizzazione all’ispettorato del lavoro.
L’articolo 4, della Legge n. 300/1970, prevede che gli impianti e le apparecchiature di controllo possano essere montati e posizionati «soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali o, in subordine, con la commissione interna».
La Corte ha affermato che «non è richiesto che si tratti di controllo occulto, destinato a verificare la produttività dei lavoratori dipendenti, in quanto l’essenza della sanzione sta nell’uso degli impianti audiovisivi, in difetto di preventivo accordo con le parti sociali». Inoltre «del tutto destituito di fondamento è da ritenere anche il secondo motivo di annullamento, in quanto risulta insostenibile la tesi difensiva dell’insussistenza dell’elemento soggettivo del reato, secondo la quale la titolare, nata e vissuta per lungo tempo negli Stati Uniti, avrebbe ignorato le prescrizioni imposte dallo statuto dei lavoratori, in quanto costei, quale datrice di lavoro, è soggetto tenuto alla conoscenza delle prescrizioni imposte a tutela dei propri dipendenti».