Lavoro

Cassazione: prescrizione contributi casse previdenziali


Con la sentenza n. 4050 emessa dalla Suprema Corte di Cassazione il 20 febbraio 2014, viene stabilito il principio secondo il quale i contributi e le sanzioni dovuti dai professionisti alle casse previdenziali si prescrivono in 5 anni.

il fatto...

Il tribunale di Torino aveva rigettato la richiesta di prescrizione presentata da un ingegnere con riferimento alla pretesa da parte dell'Inarcassa di un debito contributivo per l'anno 1994.

La corte d'Appello aveva dichiarato prescritti tali debiti contributivi richiamando la disciplina contenuta nell'art. 3, comma 9, della legge n. 335 del 1995 che prevede:

  • prescrizione in 10 anni per le contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria 
  • prescrizione in 10 anni per quelle di pertinenza del Fondo pensioni lavoratori dipendenti e delle altre gestioni pensionistiche obbligatorie (termine ridotto a cinque anni con decorrenza 1 gennaio 1996)
  • prescrizione in 5 anni per tutte le altre contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria

Tale normativa ha regolato l'intera materia della prescrizione dei crediti contributivi degli enti previdenziali, con conseguente abrogazione, delle previgenti discipline differenziate, così da eliminare le specifiche previsioni previste per i vari ordinamenti previdenziali.

La Suprema Corte respinge il ricorso presentato dall'Inarcassa avverso la sentenza di secondo grado ribadendo la corretta applicazione da parte della Corte d'Appello della norma contenuta nel citato art. art. 3, comma 9, della legge n. 335 del 1995.

La Suprema Corte stabilisce inoltre che per quanto riguarda la prescrizione delle sanzioni collegate ai debiti contributivi occorre fare riferimento all’obbligazione principale.