La Legge di Bilancio 2017 prevede di favorire, in particolare, le nuove imprese del settore tecnologico, energetico e quelle a vocazione sociale, premiando, non solo le aziende che effettuano investimenti in Start Up innovative e nuove imprese, ma anche i soggetti privati che decidono di capitalizzare i loro risparmi, investendo nell’economia italiana.
Passa, infatti, al 30% l’aliquota della detrazione del capitale investito sia per i soggetti Irpef che per i soggetti Ires e viene aumentata anche la soglia massima di capitale detraibile per i privati, che con la nuova finanziaria arriva fino ad un milione di euro per gli investimenti decorrenti dal 2017. Per fruire delle agevolazioni è però necessario mantenere l’investimento per almeno un triennio.
Inoltre, per il primo triennio di esercizio, a partire dalla data dell’investimento (che non deve essere inferiore al 20% delle quote azionarie della startup), le perdite fiscali delle nuove imprese, derogando al principio del consolidato fiscale, potranno essere acquisite dalle aziende investitrici, purché vengano rispettate le formalità previste per la cessione di crediti d’imposta chiesti a rimborso nella dichiarazione dei redditi.
Peraltro, la possibilità di reperire fondi, attraverso i portali on line – equity crowfounding, viene adesso estesa a tutte le PMI e quindi non solo a PMI e start up a contenuto innovativo.
Solo le start up innovative vengono invece dispensate dall’obbligo del pagamento delle imposte di bollo e dei diritti di segreteria relativi all’atto costitutivo. L’iscrizione può essere effettuata anche senza l’intervento del notaio, ad ogni modo, l’esenzione dal versamento delle imposte di bollo e dei diritti di segreteria vale anche se l’impresa viene avviata con atto pubblico.
Aumentata anche la dotazione del Fondo per la crescita sostenibile che arriva fino a 47,5 milioni di euro per l’anno 2017 e 47,5 milioni di euro per l’anno 2018, da destinare all'erogazione dei finanziamenti agevolati per il sostegno alla nascita e allo sviluppo di imprese - start-up innovative.
Ulteriore novità: anche l’Inail potrà investire in start up a contenuto innovativo.
L’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), previa adozione di un apposito regolamento di disciplina, da sottoporre all'approvazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero dell'economia e delle finanze, potrà sottoscrivere quote di fondi comuni di investimento di tipo chiuso dedicati all'attivazione di start-up innovative, ovvero costituire e partecipare a start-up di tipo societario finalizzate all'utilizzazione industriale dei risultati della ricerca, anche con soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri, operanti nei settori funzionali al raggiungimento del proprio scopo, aventi quale oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi di alto valore tecnologico, anche rivolte alla realizzazione di progetti in settori tecnologici altamente strategici, previa autorizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze.